Adriano Spatola “L’ebreo negro”

Spatola-1

sigillatemi il naso, mettetemi i piombi alle orecchie, chiudetemi il buco
del culo, cemento dentro la bocca
portarmi ad occhi aperti attraverso la città illuminata
(alberi intorno, nessuno per la strada)

poi, subito, a destra: violento carnevale
questi che corrono zoppi incontro ai vuoti tassí dimenando le banconote
scivolando via vuoti i tassí senza fermarsi
questi che dalle nicchie tolgono gli imbalsamati amorini
fogne in continua vomitazione, liquido nero dentro le scarpe

Adriano Spatola (da L’ebreo negro)

Secondo me una delle migliori creature della poesia italiana del secondo Novecento, assente da qualsiasi antologia “a posteriori” (qualche testo di Spatola è nel Pubblico della poesia di Berardinelli-Cordelli). Fortunatamente c’è la rete. Ho appena scoperto che a questo indirizzo (www.gianpaologuerini.it/b_aboutyou/2_guests/pdf/spatola.pdf) si può scaricare la scansione del libro L’ebreo negro (Scheiwiller, 1966). L’opera completa è pubblicata solamente negli Stati Uniti, con testo italiano a fronte, nel volume The Position of Things: Collected Poems 1961-1992 (Green Integer Books, 2008).

 

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